mercoledì 2 aprile 2025

A grande richiesta! Capitan Wyzno recensisce "The Sound Of Cialciaglara" dei Zentaya!


222 Zentaya The Sound Of Cialciaglara

Non bisogna andare a cercare sul disco duro dei miei ricordi per riportare a gala una frase già pubblicata in passato: Irene Bonadiman; “la compagna musicale di Felix Lalù per gli ultimi 200 anni”. Quel paio si conosce dalle scuole materne e sono sempre stati in orbita l’uno da l’altro... Formano Piccolo male Puro, Poi creano un oscuro gruppo chiamato Bue, la ritroviamo in video per “Na spuma per il bocia” suona su No hablo ladino, in fine “Lova lova lovarie” formazione d’eccezione per la presenza di Francesca Endrizzi e Maitea, due artiste premiate e poi, per adattamenti di canzoni di Carlo Piz . Dalla mia posizione oltre manica, dimentico sicuramente formazioni e avventure musicali registrate nel passato. ZENTAYA (gentaccia) è quindi una formazione ridotta al minimo; da Felix Lalù al basso a due corde sole e Irene Bonadiman alla batteria, che sono al sesto progetto musicale congiunto in trent'anni: Due vite parallele come binari del treno in stazione. Visto che si suona in famiglia; ci si registra nello stesso modo: Registrazione, missaggio e masterizzazione da Jacopo Broseghini tra marzo 2024 e gennaio 2025. La copertina minimalista rappresenta una cerniera al disegno antico e pregiato. L’oggetto è avvitato ad un panello di OSB e offre il primo contrasto dell’album “The Sound Of Cialciaglara”: Il panello è grezzo, molto comune ed economico, la cerniera non lo è. Al primo distratto ascolto dell’album ritroviamo altri contrasti; la voce scalfita di Felix si contrappone con la voce chiara e limpida di Irene. La batteria bene definita e precisa si oppone al basso aspro, distorto e minimalista di Felix. Da non crederci: poteva anche suonare cavi per ponti sospesi, che il suono avrebbe somigliato alla descrizione. The Sound Of Cialciaglara tende verso il genere sludge metal, con sbavature verso lo grunge delle prime ore, contiene revisioni di canzoni proprie, create o suonate in progetti precedenti: il riconoscibile “L'Ora De La Mora” di Felix Lalù, “Alsera” del gruppo universitario Piccolo Male Puro, “Come Ti” e “Mamacita” del gruppo Trentino Bue. Ci sono anche canzoni tradizionali “Signore Delle Cime” di Bepi De Marzi, e “Andiam Sulla Montagna” di Fausto Fulgoni con il testo originale in italiano senza modifiche. Molto riconoscibile “Sora Poder” una rivisita di “Freed From Desire” di Gala. Per chi andava al “Number” c’è anche 20 Fingers “Short Dick Fendt”, e per i conoscitori i Melvins “Nait Bec”. Tutti testi sono scritti prevalentemente in nones da Felix, e cantati con parti in inglese, tedesco e solander.

 

Se il suono grezzo del basso di Felix vi disturba un tantino, riprendete subito il vostro cammino. Perché attraverso l’album sarà onnipresente. “Come ti” è una cover di “Bue”, una formazione in quale Irene e Felix hanno partecipato con Johnny Mox, Michael Pancher detto El Pero e Sebastiano Martinelli che formeranno i Kepsah e KURU e anche Andrea Bernardi e Lorenz dei  Fango. Il ritmo è pesante ma i cori di Irene sorvolano piacevolmente la massa imponente del macchinario ruvido, che Felix tiene per mano… Scandiscono in coro: “Voglio essere come te”. Ci sono rischi inneranti, al posto vostro, non ci proverei.

Sonata in Mi bemolle per boscaioli con motosega su “Nait bec” ancora più pesante e trascinante, la rivisita dei Melvins è leggermente volgare. Il basso di Felix martella solo a fine versi nella prima parte, portando l’attenzione dell’uditore sul testo in Nones: “Copi calche dun” … Notevole finale con una frase declinata in vari modi e ad libitum: “Come lè nà lè nu, Come lè nu le nà”.

Irene già allenata da “la Montanara” e “Montagna mia” due tracce di “Na spuma per il boccia” intona “Andiam sulla montagna” da sola. In ogni intervallo fra i tre versi, il basso di Felix invade il fronte del palco sostenuto dagli “Ehi” di Irene. Bello ultimo verso, cantato dagli due protagonisti con una bella presenza vocale di Irene. A guardarci bene, sono veramente forti sui finali…. Sanno concludere.

“A me coscriti ghe pias le milf” orienta il discorso sulle belle mamme, l’acronimo può essere interpretato come “Mother I’d Like to… be Friend with”. “Mamacita” contiene due ritmi distinti: Quello dei versi è lento e pesante, sollevato da un bel coro femminile. I ritornelli, tutti diversi, sono impazziti e sfrenati. Ci sono stacchi notevoli nell’ultimo ritornello e sono suonati con precisione.

Miscela fra inglese e dialetto solander “Sora poder” è una cover di “Free from desire” di Gala Rizzato, identificabile già dalle prime battute. Musica Italiana scritta da Maurizio Molella e Filippo Carmeni, che ha fatto un giro del mondo. Riconoscibile anche l’inclusione del “pi-pala palopo” di Scatman John, che arriva di mezzo al brano senza preavviso, rituffandoci negli anni 80. Nostalgia saltami addosso…

Ancora un ritmo lento e pesante su “Pastoner” che riprende solamente un sciogli lingua Noneso, introdotto nel brano dalla voce distante e riverberata di Irene: “Ha legato le gambe del gatto, con il filo per la lucanica”. L’atmosfera, scura e pesante, è contaminata da accelerazioni che ricordano la struttura di Mamacita. C’è la visita di Mario Agostini, chitarrista del Gruppo Nogaar, che viene concludere il pezzo: Allora, ligia al giat o al gial?

Bella introduzione alla batteria su “L’ora de la Mora” canzone di Felix estratta dal suo album “E' cosa buona e giusta”. La canzone si metamorfosa in Walzer a 3.16 con l’aggiunzione discreta di una fisarmonica suonata da Massimiliano Santoni, noto membro di “After dark My sweet” e collaboratore di lunga data alle registrazioni di salotto.

“Al sera” fa parte delle composizioni di Piccolo male Puro che non sono state registrate o al meno che non possiedo ed è la terza canzone dell’album strutturata intorno a versi lentissimi, invischiati dalla voce trascinante e grassa di Felix. Poi, colpo di defibrillatore sui ritornelli, che escono dal torpore ambiente, per trasformarsi in rock n’ roll invitante. Finale con fioco, su un ritmo in decrescendo fino alla progressiva fermata e concluso sull’urlo lungo e persistente di Felix.

Stupenda introduzione ballante alla batteria per “Short dick Fendt” di 20 fingers canzone già trattata dal gruppo “Bue” descrizione quasi accurata della tendenza agricola di possedere un trattore sovra dimensionato: “Mi giai el Vario pu lonc”. Il basso di Felix sembra più arretrato e più pulito su questa registrazione, tutto come la sua voce, del resto. Notevole pezzo.

Conclusione dell’album su una canzone in Italiano “Signore delle cime”, cantato in coro da due tartarughe con il freno a mano. Ogni sillaba è pronunciata una per una, su un ritmo anatomicamente dettagliato, inzuppato nel catrame caldo e trascinato in salita, su per la Panarotta. Ogni passo richiede uno sforzo tellurico. Definizione pura del genere “Sludge metal” questo album si conclude sulla voce di Irene che sparisce nell’eco.

Mi sembra che questa registrazione dovrebbe passare fra le mani di Giusy Elle e la sua pagina del “Electric DUO Project” per una promozione locale e nazionale della registrazione. Questo album è atipico e ci presenta attraverso riprese di canzoni conosciute, il genere sludge, poco accessibile al pubblico generale per essere musica di nicchia. Notevole modo di suonare il basso il più snudato, basico e distorto che ho mai sentito in vita mia. Notevole presenza di Irene che suona la batteria in un modo preciso e pulito, poi accompagna la voce scalfita e grezza di Felix, con un coro alto e leggero. Che il genere sludge piace o no è un altro Felix Lalù e non può decentemente mancare alla vostra collezione.

Erick Le Wooz
Rock critic da terza mano

lunedì 17 marzo 2025

MARMOLADA BEACH: nuovo singolo e illustrazione

 


Felix Lalù
MARMOLADA BEACH

La riminizzazione della montagna [...] avanza anno dopo anno, facendo somigliare baite e rifugi sempre più a locali per happy hour. Ed ecco che intorno spuntano ombrelloni da spiaggia, sdraio multicolori, striscioni, palloncini, immensi e sgargianti manufatti di plastica, video che sparano immagini senza posa e, forse quel che è peggio, altoparlanti dai quali rimbombano violente musiche da discoteca“. Così nel 2013 scrive Isabella Bossi Fedrigotti sul Corriere Della Sera. Le montagne sono più accessibili e pop che mai. I rifugi non sono più eremi spartani e silenziosi, ma alberghetti con wi-fi e aperitivi. Nessun tono allarmistico (mi piace la montagna ma anche gli aperitivi), è solo un dato di fatto. Le genti chiassose in infradito deve imparare a scendere i monti senza morire e i montanari della prima ora devono accettare questa invasione come la nuova realtà e imparare a convivere con le genti chiassose in infradito (sperando in silenzio che muoiano nella discesa).

martedì 31 dicembre 2024

Musica che abbiamo ascoltato in famiglia nel 2024



Negli ultimi anni ho raccolto in un post la musica che abbiamo ascoltato in casa e in macchina durante l'anno.
Qui puoi leggere le liste degli anni scorsi.
Nessuna velleità/volontà di fare classifiche.
Solo tra qualche anno magari ci farò un salto e scoprirò robe che mi ero totalmente dimenticato di aver ascoltato. Una specie di rimedio all'alzheimer.
Attualmente siamo in due in casa a propinare musica agli altri, io e Anita. Buona parte di quanto seguirà è roba che piace o solo a lei o solo a me, la metto mescolata.
Una specie di Wrapped ma senza Spotify.
 
Comincio con la roba che in assoluto ho ascoltato di più quest'anno
 
C. TANGANA: TINY DESK (HOME CONCERT)
Il video risale al covid.
Una roba tipo avengers con C. Tangana che non è neanche  tra i miei rapper preferiti, ma che mette insieme una squadra tipo Avengers del flamenco e non solo, tra cui Kiko Veneno.
Un po' rap un po' trap un po' flamenco, pure un ottetto d'archi.
(Grazie Boz per la segnalazione)

 
 
DARGEN D'AMICO -  Onda alta 
 

BALA - Agitar
Stoner femmina en spagnol, bela paca.


Dora Black - vol.1
Kinder Malo e Pimp Flaco are back!
Hanno imparato a reppare, incredibile!


 THE CINEMATIC ORCHESTRA - Transformation
Una delle basi per il saggio di danza di Anita


 
Poi, in misura minore

ROSE VILLAIN - Click boom


KTLYN - Plain jane


 

Nathy Peluso - Notas sobre GRASA (short film)


Kendrick Lamar - squabble up


Vincenzo Marchetta - Greenivery


Thisgelo - BROOD

LAMBRINI GIRLS - Big Dick Energy

TOTEKING - El Bolo

 

If Korn wote Don't Speak


Childish Gambino - Lithonia
(da vedere fino alle fine!)


ANGELINA MANGO - La Noia

 



 

Fountaines DC - Starbuster


Nathy Peluso - Manhattan


ANGELINA MANGO - Che te lo dico afà


 

Billie Eilish - Lunch


Ca7riel & Paco Amoroso: Tiny Desk Concert















 

venerdì 29 marzo 2024

EN🔥DE❤️ - En falò de love è il mio NUOVO SINGOLO riflessivo e reggaeggiante


"EN FALÒ DE LOVE" è un testo dalle connotazioni esistenzialiste. Parte con una riflessione sulla nostalgia del passato come tempo in cui tutto era meglio ("sti ani/che strani") ma che spesso si riduce a mera nostalgia della giovinezza e che comunque varia nelle forme da generazione a generazione. L'unica soluzione per uscire dal loop del ricordo/rimpianto è semplicemente vivere al meglio il presente, attraverso i "falò de love", che scaldano (non solo il cuore) in ogni stagione. Per questi falò però è necessario accumulare legna di vario tipo (bore, zoci, bratole, fasine) e poi è fondamentale saperli attizzare, alimentare, governare, riattizzare alla bisogna. La legna per i "falò de love", che te lo dico a fare, sono le relazioni. 

La ascolti qui 


Qui c'è il lyric video
(attacca i sottotitoli se non mastichi il nones)

EN🔥DE❤️
non è solo un singolo
è anche un'installazione illustrata
composta da 40 illustrazioni
che puoi vedere (ascoltando il pezzo nelle cuffie) presso la mostra
ONDE: Fruscio di versi nel mare inesplorato di illustrazione e poesia
Palazzo Assessorile - Cles (TN)



martedì 26 dicembre 2023

NONES x CURTI: il primo dizionario visuale di nones contemporaneo


 

Negli ultimi nove mesi non ho scritto neanche una canzone perché ho  illustrato un libro per me.

NONES X CURTI

è un libro ideato e illustrato da Felix Lalù. 

Un po' libro di poesie,
un po' dizionario visuale,
un po' trattato sociolinguistico.

Contiene:

testi in nones di 20 canzoni di Felix Lalù con traduzione in italiano

74 tavole illustrate in nones e italiano

quasi 3000 lemmi in nones illustrati

104 pagine da leggere d'un fiato o una cagata alla volta.


25 euro

+ 5€ spedizione 2-3 gg

O ritiro a mano a Nanno o Tuenno

Scrivi a oscardebertoldi@gmail.com 

 

Ne hanno parlato su:
IL DOLOMITI
IL CORIERE DEL TRENTINO


Riporto il capitolo delle
FAQ
così puoi capire di che si tratta

Cos'è il nones?Il nones è una lingua imparentata con il ladino e parlata perlopiù nella Val di Non, Trentino nord-occidentale. La popolazione della Val di Non è di circa 40 mila abitanti (nel 2019). Tenendo in considerazione la presenza di persone che non lo praticano (taliani, furesti vari, nonesi italofoni e nonesi nonesofobi), a occhio quelli che parlano abitualmente il nones potrebbero essere 20/30mila. Il nones presenta una considerevole varietà di varianti: quella utilizza-ta in questo libro è quella di Casez (luogo di crescita dell'autore), parlata presumibilmente da 3/5 mila persone in Val di Non.

Perché questo libro si chiama Nones x Curti?
L’idea iniziale era di fare una specie di Nones for Dummies, ma suonava troppo inglese. Per fortuna dummies in nones si dice in almeno una decina di modi, ma il mio preferito è sempre stato curti. A posto così.

Chi è Felix Lalù?Felix Lalù viene definito dalle maggiori testate giornalistiche locali come "il secondo più grande cantautore dialettale noneso vivente". Comincia a suonare il basso a 15 anni, a scrivere canzoni a 20. Per vent'anni canta in italiano, inglese, nones e altre lingue. Dal 2014 in poi partecipa ogni anno a Os Dal Nos, concorso di poesie e canzoni in nones, solander, rabies e pegaes. Dopo qualche anno si accorge che se fa qualche pezzo in più può completare un disco. Nel 2019 pubblica No Hablo Ladino, il primo album in nones della storia, dieci pezzi che raccontano storie nonese e non, accompagnato da un libro d'arte di 130 pagine a tema Val di Non a cui partecipano una trentina di artisti suoi amici. Nel 2022 esce altri due album, sempre in nones: Tut Bon, in combo col duo di producer di musica elettronica WhiteNoise, e Pu Temp Che Vita, concept album sul tempo, concepito e registrato in una settimana durante una residenza artistica in Carnia (Friuli). Nel frattempo crea col suo miglior amico Pomopoly, il primo gioco da tavolo ambientato tra i meleti della Val di Non e fonda con la sua migliore amica i Zentaya, un duo sludge metal in nones, solander, inglese e italiano.
A Felix Lalù è un fan del nones, ma non un hooligan. Gli piace usarlo e gli piace come suona, ma gli piacciono anche altre lingue. Il nones non è neanche la sua lingua madre, essendo sua madre solandra.

Questo è un nuovo dizionario di nones?Assolutamente no!
Esistono già due egregi dizionari di nones.
Il "Vocabolario Anaunico e Solandro" di Enrico Quaresima (Leo S. Olschki, Firenze 1964/1991), aka El Caresma, ormai quasi introvabile, è un dizionario nones>italiano old style e accurato, un valido documento per capire la società nonesa e la varietà della lingua prima che si ibridasse con l’italiano dello stato prima, della tv poi e infine dell’internet.
 Il "Dizionario Nòneso-Ladino" (Aldo Francisci Editore, Abano Terme 2018), a cura dell'Accademia Nòneso-Ladina, aka El Rezia, è un dizionario bilingue nones-italiano/italiano-nones: più recente, conciso e di agile consultazione.
Nones X Curti si può utilizzare anche come dizionario, volendo: In fondo al libro, nell’Indice delle parole e delle espressioni in nones illustrate (ce ne sono quasi 3000), ma è più simile a un dizionario visuale bilingue che a un dizionario tradizionale. Contrariamente a un dizionario classico, non ha alcuna pretesa di essere accurato, completo né esaustivo.

A cosa serve questo libro?Questo libro è stato concepito per il semplice fatto che prima non esisteva uno strumento per approfondire il nones. Non ha velleità di salvaguardare la lingua e gli antichi lemmi (questo lo fanno i dizionari di cui sopra, egregiamente). Il nones non è più quello di una volta. Ma neanche il nones di una volta era più il nones della volta prima. Il nones è quello che è adesso e niente lo riporterà indietro.
L'idea alla base di Nones x Curti è quella di scattare una fotografia del nones contemporaneo, parlato negli anni 20 del 21mo secolo dall’autore, la sua cerchia di conoscenze e la sua famiglia. La metafora della foto è calzante perché le foto funzionano che tu scatti e quello che è dentro l’inquadratura rimane, ciò che resta fuori dall'inquadratura viene dimenticato. La foto è sempre solo una delle enne prospettive sul mondo. Questo è il suo dramma/dilemma. Mia madre è sempre stata un'appassionata di fotografia, poi io ho sposato una fotografa professionista. Ad ogni cerimonia famigliare si sono sempre fatte le fotografie (anche ai tempi della pellicola, intendo) e si è sempre scherzato sul fatto che le quegli scatti potrebbero diventare le foto delle nostre lapidi. La #fotodelalapida è una fotografia che si fa in vita, ma abbastanza nitida nei lineamenti del viso da poter essere apposta sulla lapide di un morto.
Nones x Curti vorrebbe essere la #fotodelalapida del nones, con la speranza che ci saranno altre innumerevoli #fotodelalapida più avanti, ma con la consapevolezza che quello che rimane fuori potrebbe anche venire dimenticato in futuro, così com'è nell'ordine delle cose.

A cosa serve parlare il nones?Il nones ha due funzioni principali: 1. parlare con un'altra persona che parla nones e 2. capire come pensa una persona che parla nones. Ce n'è poi una terza, al momento solo potenziale: quando lo stato, o più probabilmente le multinazionali, spieranno la nostra vita come ne Il Grande Fratello di George Orwell, cosa che tecnicamente già fanno, il nones potrebbe diventare una lingua franca per i carbonari che non vogliono che le loro conversazioni siano decriptate da un IA. Nones come lingua della resistenza, come forma e strumento di resistenza.

Quanto durerà ancora il nones?Il nones è una lingua in via d'estinzione, minacciata dalla globalizzazione come tutto quanto è local. Il nones morirà, come tutto muore. Morirà se non lo salvaguardiamo. Ma morirà anche se lo salvaguardiamo, perché l'opera di salvaguardia si basa sulla creazione ad hoc di un new nones che valga per tutti. Quindi perché crucciarsi?

Perché questa spiegazione è in italiano e non in nones?
Sarebbe bello se esistessero persone che parlano solo il nones e non conoscono l’italiano. Beh, se esistono, non credo che ci vedano più abbastanza bene da leggere. Tutti noi nonesofoni siamo sostanzialmente bilingui. Non ha senso riscrivere tutto sto pippone in nones.



Uffa, perché dentro Nones x Curti non trovo [canzone di Felix Lalù che mi piace particolarmente]?In questi vent'anni Felix Lalù ha pubblicato più di quaranta canzoni in nones. Questa selezione non è stata fatta in base al valore poetico del pezzo ma all'utilità per la causa del libro. Sono rimasti fuori pezzi a cui anche Felix Lalù è molto affezionato, ma non si sa mai. 




lunedì 25 dicembre 2023

Musica che abbiamo ascoltato in famiglia nel 2023

 
Negli ultimi anni ho raccolto in un post la musica che abbiamo ascoltato in casa e in macchina durante l'anno.
Qui puoi leggere le liste degli anni scorsi.
Nessuna velleità/volontà di fare classifiche.
Solo tra qualche anno magari ci farò un salto e scoprirò robe che mi ero totalmente dimenticato di aver ascoltato. Una specie di rimedio all'alzheimer.
Attualmente siamo in due in casa a propinare musica agli altri, io e Anita. Buona parte di quanto seguirà è roba che piace o solo a lei o solo a me, la metto mescolata, vedi te a chi abbinarle.
Una specie di Wrapped ma senza Spotify.
 
Comincio con il
DISCO DELL'ANNO
cioè il disco che più ho ascoltato quest'anno (ma tipo troppo)
Anita non frequenta tanto i dischi, è roba da vecchi 

 
LOVEGANG 126 - CRISTI E DIAVOLI
L'anno scorso ero in fissa con Classico, poi è arrivato il disco tutto.
Presi uno alla volta nessuno è un fuoriclasse (a parte Franchino forse), ma tutti insieme la Lovegang è tanta roba.
Romanità e fattanza.

 

venerdì 30 dicembre 2022

Musica che abbiamo ascoltato in famiglia nel 2022

 Negli ultimi anni ho raccolto in un post la musica che abbiamo ascoltato in casa durante l'anno.
Qui puoi leggere le liste degli anni scorsi.
Nessuna volontà di fare classifiche.
Solo tra qualche anno magari ci farò un salto e scoprirò robe che mi ero dimenticato di aver ascoltato.
Una specie di treno della memoria senza camere a gas.
Attualmente siamo in due in casa a propinare musica agli altri, io e Anita. Buona parte di quanto seguirà è roba che piace o solo a lei o solo a me, la metto mescolata, vedi te a chi abbinarle.
(Poi alla fine metterò i dischi. Ovviamente quelli li ascolto solo io)
C'è un pezzo però sul quale siamo stati d'accordo tutto l'anno. E' un pezzo strafamoso, che imo riesce a coniugare le due robe meno coniugabili della musica: leggerezza ballabile e abile cantaurorato. Un pezzo che tra i tanti pezzi riguardanti il post covid riesce ad essere sia catartico che intelligente (robe che di solito si fatica a trovare insieme)

D'ARGEN D'AMICO
DOVE SI BALLA

NB
Ti chiederai ma non facevi prima a mettere il sunto di Spotify?
Ecco il mio sunto di Spotify.

 


Non uso spotify ma guardo un sacco di video) in sostanza il mio social prefe è youtube, quindi metto li embed a youtube. Fa un po' boomer? Sì. comunque te sai come cercarle dove piace a te no?

 

giovedì 10 novembre 2022

Ho fatto un concept album in una settimana: PU TEMP CHE VITA

 


È successo che dalla mia valle alpina (quella delle mele) sono andato in un’altra valle alpina (quella degli orologi) lontana 4 ore a far una settimana di residenza. Lì ho frequentato bar, conosciuto gente, parlato in nones, giocato a morra, registrato rumori e suoni. Ho fatto un pezzo con campionamenti di campane, orologi, clavicembali, asfaltatrici e gatti in calore. Ciliegina sulla torta un rapper localissimo e un duo di voci femminili.
Ho cominciato domenica mattina con niente in mano se non il pc, gli strumenti e la tisana. Sabato pomeriggio alle 17 ho chiuso il disco e mezzora dopo l’ho presentato in un bar dopo un piccolo live incendiario.
I pezzi non hanno più subito modifiche. Come sono, sono.
Un concept album sul tempo.
Un esperimento di psicogeografia musicale.
10 canzoni nate, cresciute e maturate nello stesso luogo.
Cantate in nones, furlan, cjarniel, inglese e spagnolo.
Un esperimento di psicogeografia musicale.
Pensato, scritto, registrato, mixato e chiuso tra il 16 e il 22 ottobre 2022 nell’appartamento n.4 di CasaPesarina a Pesariis di Prato Carnico (UD).
Powered by CASAMIA - Residente Artistiche 
 
FUORI ORA Su Bandcamp
ASCOLTALO E FREEDOWNLOADALO!
 
<iframe style="border: 0; width: 350px; height: 470px;" src="https://bandcamp.com/EmbeddedPlayer/album=1342246018/size=large/bgcol=ffffff/linkcol=0687f5/tracklist=false/transparent=true/" seamless><a href="https://felixlalu.bandcamp.com/album/pu-temp-che-vita-2">Pu Temp Che Vita by Felix Lalù</a></iframe>
 
 
La foto di copertina è di @denis.blarasin_ph
Grazie a:
Lisa Cadamuro
Nicol
Andrea Puschiasis @prolocovalpesarina
Michela Solari Agriturismo Sot La Napa
ConFusione duo della madonna
Emil River Lenisa ultrarapper cjiarniel
Alessandro e Michele Fratellileita clavicembali
Noemi e Tom Delonge della ValPesarina
I ragazzi con cui ho giocato a morra
Gli innumerevoli sosia della ValPesarina
Gori
❤