sabato 19 maggio 2012

Circolo ISLAND. Perugia - 10 maggio 2012



Si chiama Marco o Filippo (non è che non mi ricordo, è che s'è presentato e poi ha cambiato idea), vent'anni, una tshirta con scritto london, di quel robusto che dice psicofarma, lo sguardo vacuo ma la lingua sciolta.
La birra in mano prima di pranzo gli dà una mano, in effetti. Passava di lì, vede uno con la barba vicino a uno che limita artificialmente il suo potente monociglio. Chiede a quello con la barba ma te, dimmi la verità, sei un cannarolo. La barba risponde beh, in effetti, in presenza, gradisco. C'avevo ragione, io c'ho 'na teoria: che quelli cola bbarba so cannaroli. Te, ad esempio, e indica il monociglio, te non sei un cannarolo. Il monociglio risponde no. Si siede, richiede i nomi, per sicurezza, ci invita a un aperitivo perugiono e racconta del buco in testa, del ritiro patente, della predilezione per Eminem e per la droga in polvere. I tagli sul polso destro (freschi per via di sospette macchie di sangue a sinistra del Big Ben. Elementare Wozzo) sono imputabili all'armadio in cui  ha annegato un pugno stamattina.
La sera prima, all'Island, a destra di Bruno Vespa che protentele mani protese sul plastico del locale, la Piccola Orchestra suona Sono della Val di Non. Alle parole hai la camicia con i bottoni sempre slacciati, i due si guardano basiti, mi guardano basiti, si riguardano stupiti, mi riguardano stupiti e dicono n e poi fanno la bocca a ooooooo. Le parole seguenti sono il testo esatto della hit di Igor Portolan proprio come l'hanno visto in youtube, da Perugia. Inaspettatamente godono dell'onesto live di una canzone culto.
Sono come Marylin Manson, uno che riconoscono per strada, che si bulla di scrivere canzoni e poi è famoso per una canzone che non è neanche sua.

Enogastronomia: Piattini vegetariani, birra artigianale

Musica: La Piccola Orchestra Felix Lalù, Santos Lavey, Johnny Mox, Jollix Malibu
Compari di viaggio: Johnny Mox
Casa di: Diego e Damiano














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